PRONTA A MORDERE L’ASFALTO (O LA PISTA)
L’allestimento ZL1 è il più estremo della gamma Camaro. Tuttavia, la stupenda linea senza tempo di questa Chevrolet non è stata stravolta da eccessivi esercizi di stile o vistose appendici aerodinamiche. Le modifiche più visibili rispetto alle altre versioni sono nella parte anteriore resa più funzionale ad un utilizzo intenso alle alte velocità. La mascherina, infatti, è stata resa decisamente più ampia per migliorare l’apporto di aria al 6.2 V8, condiviso con la Corvette Z06.
“Camaro ZL1 è la Camaro più estrema della storia Chevrolet: aerodinamica e potenza sono spinte al massimo”
A rendere il frontale più aerodinamico è lo splitter in fibra di carbonio e un cofano bombato che lascia immaginare cosa si nasconda sotto. Nel posteriore spicca un sobrio spoiler per creare la deportanza sufficiente a schiacciare la vettura a terra quando si inizia a fare sul serio.
Per il resto, la Camaro ZL1 appare come una muscle car vitaminizzata con profilature, paraurti e carreggiate maggiorate (queste ultime di 4 cm), con piccoli finestrini posteriori, una coda alta e importante e un design luminoso dei fari LED aggressivo.
Disponibile anche in versione cabrio, la capote si abbassa elettricamente fino a 55 km/h in pochi secondi.
ABITACOLO DA CORSA
Gli avvolgenti sedili in pelle e microfibra Recaro sono pensati per contenere gli occupanti anche durante le escursioni più “esuberanti”. La microfibra ricopre anche il pomello del cambio, per non perdere mai la presa. Per il cambio è possibile scegliere una soluzione manuale a 6 marce o automatica a 10 marce (quest’ultima con palette al volante, per una cambiata rapidissima e con un regime personalizzabile dallo schermo dell’infotainment).
Elegante e sportivo il cruscotto con inserti in fibra di carbonio e in alluminio, così come scenica la soluzione (condivisa con le altre Camaro) dei LED luminosi lungo le portiere e i portabibite centrali che possono essere personalizzate nel colore.
“Gli interni sono pensati per rendere coinvolgente ogni viaggio. Il cambio automatico a 10 rapporti e le modalità di guida selezionabili danno l’idea di come con un tocco di dita Camaro ZL1 possa cambiare attitudine”
Raccolta la posizione di guida col piccolo volante in microfibra e cuciture rosse che dà la possibilità di comandare le schermate del cruscotto semi-digitale, in cui si possono visualizzare le diverse modalità di guida. Queste cambiano la risposta di motore, sterzo e sospensioni a seconda del vostro desiderio, sia per uno stile più aggressivo che per uno più confortevole o per condizioni climatiche più difficili.
Lo schermo da 8″ del sistema d’infotainment (dotato anche di connessione Wi-fi e 4G) dà accesso alla personalizzazione del Launch Control e alla visuale da “corsa”. Grazie infatti ad una telecamera frontale, infatti, la Camaro può registrare, anche visualizzando la telemetria, il vostro percorso in pista e salvarlo su una scheda SD grazie al Performance Data Recorder.
TECNOLOGIA AL SERVIZIO DELLE PRESTAZIONI
Costruire un motore potente è relativa facile. Costruire un’auto capace di sfruttare in maniera efficace ed efficiente la potenza, molto meno. Per questo motivo, gli ingegneri Chevrolet hanno studiato approfonditamente ogni miglioramento possibile rispetto alla versione precedente della ZL1, per rendere la nuova Camaro pronta ad una giornata intensa di pista.
E c’è da dire che i risultati hanno dato loro ragione visto il tempo sul giro fatto segnare sul leggendario circuito del Nurburgring Nordschleife: 7:29.60, meglio di un’Audi R8 e di una Pagani Zonda e 12 secondi più veloce rispetto alla ZL1 precedente.
“Il 6.2 V8 da 650 cavalli e 881 Nm di coppia assicura emozioni uniche che nessun’altra supercar europea potrà regalarvi”
Questo incredibile tempo è stato ottenuto grazie non solo all’ottima cura dell’aerodinamica, ma anche nella nuova meccanica della ZL1. Il 6.2 V8, capace di erogare 881 Nm di coppia, è stato “addomesticato” con un nuovo sistema di raffreddamento composto da due radiatori supplemetari che riducono le temperature del differenziale, assicurando sempre la massima efficienza.
Ad assicurare maggior stabilità sono le sospensioni magnetiche MagneticRide Control che regolano il proprio assetto oltre 1000 volte al secondo e capaci di ridurre in maniera istantanea l’eccessivo rollio in uscita dalle curve. Anche in questo caso, i risultati sono evidenti visti l’1.18 di forza G laterale generato in curva. I freni Brembo a 6 pistoncini da 380 mm nell’anteriore e 365 mm nel posteriore permettono inchiodate impressionanti e in tutta sicurezza.